martedì 11 luglio 2017

Recensione "Vento del Nord e Fior di Ciliegio", di Yuko Ichihara

Buongiorno Lettori! Questa settimana dovrei riuscire a proporvi due recensioni se tutto va bene, e non potevo non partire da quella di un racconto pubblicato pochissimi giorni fa, guardate che copertina meravigliosa! Le poche pagine mi hanno permesso di divorarlo in pochi minuti, è stata una lettura magica e non vedo l'ora di parlarvene, dopo alcuni mesi di recensioni abbastanza positive, ma mai troppo entusiaste, finalmente mi sto imbattendo in testi capaci di emozionarmi!



Titolo: Vento del Nord e Fior di Ciliegio
Autore: Yuko Ichihara 
Prezzo: 0,99€ ebook
Pagine: 15
Pubblicazione: 7 luglio 2017
Editore: Self Publishing



Trama: Marzo era giunto alla fine e Silyen si era svegliato da pochi giorni, eppure quel luogo era al culmine della sua bellezza. Sembrava che la primavera lì fosse giunta già da molto tempo, o forse non se ne era mai andata.Gli alberi svettavano verso il cielo, maestosi ed eleganti, ma non imponenti come il Signore della foresta, erano antichi come lui, ma al tempo stesso dall’aspetto più gentile e meno austero. Le chiome rosate ondeggiavano, i petali di ciliegio danzavano nell’aria, seguivano il vento; si adagiavano nell’acqua chiara del fiume seguendone il corso, per poi lasciarsi cadere nel vuoto, giù, lungo la cascata. Tingevano di rosa e bianco le acque gelide. Riempivano di un profumo dolce l’aria che lo circondava. Le iridi, dello stesso colore di quei petali, fissavano quanto accadeva intorno a loro, scrutavano il paesaggio, fino ad arrivare sotto quell’albero in particolare. Un ciliegio cresceva al limitare della radura, proprio sulla riva del fiume. I rami più bassi sfioravano l’acqua, lasciava che i suoi petali vi scivolassero per poi essere portati via dalla corrente. Era un albero grande e maestoso, lì da tanto tempo; era il luogo che preferiva dell’intera foresta, dove amava perdersi ad osservare il mondo e lasciare che il tempo scorresse, mentre i raggi del sole lo riscaldavano. Sotto quell’albero si erano incontrati lui e Taran, era dove si erano parlati e innamorati; ed era lì che avevano fatto l’amore per la prima volta.



Non so a voi, ma a me di tanto in tanto succede di avere troppe cose per la testa, e di non riuscire a prestare la giusta attenzione ai romanzi che sto leggendo. Quando mi rendo conto che i pensieri sono altrove, metto tutto da parte e cerco delle letture brevissime, che mi impegnino poco. Per questo motivo ho accettato volentieri la proposta dell'autrice di recensire il suo racconto, che dalla trama mi aveva già incuriosita parecchio. Immaginavo che mi avrebbe regalato qualche minuto di leggerezza, una piccola pausa in una giornata piena di impegni, quello che non mi aspettavo era un turbinio di emozioni e di dolcezza, che mi ha donato una piacevolissima sensazione! Dietro lo pseudonimo di Yuko Ichihara si cela un'autrice italiana, che con Vento del Nord e Fior di Ciliegio è riuscita davvero a sorprendermi. Con uno stile delicato e poetico, simile a una fiaba o a una leggenda giapponese, racconta in queste poche pagine la storia d'amor di Silyen e Taran, rispettivamente lo Spirito della Primavera e quello dell'inverno, che dalla notte dei tempi si amano e soffrono la lontananza nei mesi in cui Silyen, Fior di Ciliegio, cade in un lungo sonno per recuperare le energie. Su questa trama bizzarra non sento di dovermi soffermare troppo, la storia è breve e non mira a raccontare degli eventi particolare, si limita ad aprirci uno spiraglio su questi due personaggi, e a permetterci si sbirciare il loro amore, così puro e assoluto. Non so se per merito dell'autrice e del suo stile elegante e pieno di emozioni, ma questo racconto ha saputo catturarmi e mettermi di buon umore, è meravigliosa la maniera in cui i sentimenti e la natura si uniscono a formare un testo così particolare, e al tempo stesso semplice e bello.
Mi sono lasciata incantare dalla spiritualità della storia, e della poesia che sembra circondare ogni cosa, penso che l'idea di umanizzare le quattro stagioni, dando loro sembianze di uomini, ma anche la forza e la dolcezza della natura, sia davvero originale e promettente, e detto in tutta sincerità mi è dispiaciuto terminare il racconto, avrei letto un romanzo intero su Taran e Silyen e sul loro amore senza tempo, che ci parla di attesa, di impazienza, di baci e carezze. Personalmente lo consiglio se volete trascorrere un momento di tenerezza, ne vale davvero la pena, e spero con tutto il cuore di poter leggere qualche altro lavoro di Yuko in futuro, perché sono pochi gli scrittori capaci di affascinarmi in questo modo!

Vivi ogni attimo, ogni momento che possiamo passare assieme sino quando io non dovrò tornare a dormire. E quando questo accadrà, non crucciarti, non soffrire, attendi paziente il mio risveglio, perché come ogni volta,
come ogni anno, la primavera tornerà.


Fatemi sapere cosa ne pensate, vi piacerebbe leggerlo?


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